Lo spunto che ci ha portate a scrivere questa serie di post ci viene fornito dalle domande che spesso la gente ci pone a proposito
delle case sostenibili, piuttosto che sugli edifici passivi e non da meno sulle
costruzioni in legno; a monte di queste richieste si evince una generalizzata
confusione di fondo. Prima di arrivare a raccontarvi le nostre esperienze
lavorative sul campo, abbiamo deciso di partire da una nota a commento di
questi termini, ormai sempre più ricorrenti e presenti sia nel nostro lessico
quotidiano che in progettazione, in modo tale da chiarire, anche se in modo
sintetico e non esaustivo, il loro significato.
Siamo da anni immersi in una quotidianità fatta
di sprechi e ormai abituata ad essi. Come si può riconvertire l’atto di
sprecare e di costruire male a cui si è giunti oggi, in una presa di
consapevolezza che ponga come obiettivo primario la qualità del costruito, in
termini energetici e di maggior comfort abitativo?
Immagine da: "La vita è un cantiere a cielo aperto", Roberto Malfatti |
Costruire oggi un edificio, dovrebbe significare
innanzitutto cultura e sensibilità nei confronti dell’ambiente
che ci ospita, ascoltarne il Genius loci;
conoscenza dei materiali e del loro ciclo di vita, materiali che
influiranno sulla qualità degli ambienti interni in modo da ridurre, se non
eliminare, l’inquinamento indoor, che
viene troppo spesso sottovalutato. Accanto ad una necessaria progettazione
sostenibile, che ci porta a un comfort abitativo, abbiamo l’obbligo morale, che
presto diventerà anche normativo, di costruire edifici a ridotto consumo
energetico (case passive). Le case passive però non necessariamente sono case
ecosostenibili e viceversa. L’obiettivo finale resta comunque la costruzione di
una casa confortevole, in cui stare bene, il cui il binomio ideale sarebbe
quello di legare una casa a ridotto consumo energetico ad una costruzione
eseguita con materiali che abbiano uno scarso impatto ambientale.
L’edificio in legno oggi è indiscutibilmente
molto richiesto. Le motivazioni che portano a propendere per questo tipo di
manufatto, sono molteplici, alcune trovano la sua ragione nella sensibilità
culturale e/o ambientale, ma spesso sono dettate da altri fattori contingenti, il
primo fra tutti è la velocità dell’opera che, se abbinata anche alla formula “chiavi
in mano”, presenta dei tempi di consegna veramente sorprendenti; altro fattore il
costo, in taluni casi infatti può essere leggermente inferiore rispetto alle
costruzioni tradizionali a parità di prestazioni. Seguirà una rapida
spiegazione delle principali tecnologie costruttive legate alla costruzione in legno.
Vorremmo che le informazioni che seguiranno a questa
premessa fossero di stimolo per un approfondimento a questi temi e non solo per
chi avesse intenzione di approcciarsi a un intervento edilizio di
ristrutturazione o nuova costruzione.
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