giovedì 28 gennaio 2016

Le nostre case in legno: casa ElleErre


Questo intervento edilizio, ormai giunto al termine, riguarda la costruzione di una casa residenziale, unifamiliare a due piani fuori terra. Il lotto si trova ricompreso nella fascia collinare della Provincia di Parma; il terreno è in leggero declivio, ubicato in una bellissima zona appena fuori dal centro abitato. Il progetto nasce nel settembre 2013; la famiglia ElleErre aveva già scelto la tipologia di casa fra quelle proposte “a catalogo” dalla ditta che l’avrebbe realizzata. Si tratta di un’azienda tedesca, leader nella costruzione di case prefabbricate in legno con la formula “chiavi in mano”, che comprende cioè tutte la fasi della costruzione ad esclusione delle opere di fondazione. Quest’azienda è stata da loro selezionata dopo un’accurata analisi fra le molteplici proposte che il mercato del settore offre sia in Italia che all’estero.

Per la famiglia ElleErre sono stati adeguati gli interni dell’edificio, non solo alle loro esigenze spazio-funzionali, ma anche ai parametri di superficie del lotto indicati nel regolamento comunale attraverso una ridistribuzione degli ambienti.

Contestualmente allo studio sulle diverse possibili soluzioni distributive e degli arredi c’è stata una collaborazione alla scelta dei materiali, delle finiture (pavimenti e rivestimenti), nonché la disposizione dei corpi illuminanti. E’ stata seguita inoltre la progettazione degli spazi esterni, da una parte il contenimento del terreno, in quanto come già detto il lotto è in leggero declivio e dall’altra i percorsi pedonali, carrabili e il verde.

L’iter delle pratiche burocratiche è stato, in questo caso, piuttosto complesso per gli innumerevoli vincoli che contraddistinguono quest’area (vincolo archeologico, paesaggistico ecc.). All’ottenimento del Permesso di costruire è seguita la Direzione dei lavori.

Il progetto e le fotografie dell’area oggetto del nostro intervento



Lo scavo di sbancamento e le fondazioni



In questa terza tavola il progetto prende forma sotto i nostri occhi, i pannelli prefabbricati vengono posizionati e agganciati fra di loro e alla fondazione: in due giorni la casa arriva velocemente alla copertura e in una settimana il fabbricato è strutturalmente terminato. Questa tecnologia costruttiva “a telaio” è costituita da travi massicce e lamellari, di vario spessore, chiuse da pannelli in truciolato di legno per irrigidire la parete e per contenere i vari strati di isolante all'interno. La parete viene poi completata e predisposta per impianti termici ed elettrici, il rivestimento interno è in cartongesso e l’esterno è rifinito con cappotto termico. Tutte le finiture interne ed esterne delle pareti sono state personalizzate.



Dopo circa tre mesi di lavorazioni, l’edificio è pronto per essere abitato. Le fotografie che seguono mostrano la casa finalmente terminata mentre la sistemazione esterna e a verde sono appena abbozzate.




giovedì 21 gennaio 2016

Le nostre case in legno: Casa Vì


Dopo la premessa sulle case in legno e l'architettura sostenibile, vi presentiamo due abitazioni di cui abbiamo seguito la progettazione. Una, la prima, su progetto con struttura in pannelli xlam, e l'altra "a catalogo" con struttura a telaio (che verrà illustrata in un post successivo).

Casa Vì nasce dall’esigenza di dare una forma moderna e personalizzata pur costruendo in legno, smentendo il pregiudizio che vuole che le case in legno abbiano l’aspetto di prefabbricati. L’intervento si inserisce in un’elegante zona di espansione di Parma, caratterizzata da strade private su cui si affacciano per lo più abitazioni unifamiliari. Partendo dalla forma del lotto, dalle esigenze dei clienti e dai limiti imposti dalla normativa ha preso forma una casa creata dalla giustapposizione di volumi, con cui è stato possibile realizzare pieni, vuoti, sporti e rientranze. Tali volumi sono stati sottolineati con l’alternanza di superfici intonacate e facciavista. La vera sfida è stata poi coniugare l’estetica alla struttura in legno realizzata con pannelli xlam, a cui è stato necessario aggiungere pilastri e travi, sempre in legno, per assecondare la distribuzione non proprio regolare delle pareti.




Per quanto riguarda la distribuzione spazio-funzionale, il piano terra è occupato dalla grande zona giorno, soggiorno con cucina a vista, e da qualche locale accessorio, autorimessa, lavanderia, locale tecnico, e infine dal bagno e da una camera ospiti. Ciò che caratterizza lo spazio giorno è sicuramente la doppia altezza che lo sovrasta e su cui si affacciano i ballatoi di distribuzione del piano primo. Al piano superiore ci sono le camere da letto, i bagni, uno dei quali a uso esclusivo della camera padronale, e un suggestivo studiolo posizionato in leggero sovralzo, in quella che appare dall’esterno come una torretta. Anche il corpo che contiene le scale appare da fuori come un parallelepipedo più alto del resto della casa e caratterizzato da un alto frangisole che scherma la vetrata da cui prendono luce l’ingresso e la scala.









In questo momento la casa è in corso di realizzazione, dopo la lunga fase di progettazione iniziale, svolta in collaborazione con lo studio Politechnica s.r.l nel 2014.


Aggiornamento maggio 2016: nuove foto di cantiere





venerdì 15 gennaio 2016

Sostenibilità, casa passiva e legno: casa in legno

Ultimamente anche nel nostro paese, all’interno dell’ambito delle nuove costruzioni, si stanno diffondendo le case in legno. Questo principalmente perché si presenta come un’alternativa veloce e spesso economicamente conveniente rispetto alle tecnologie tradizionali, ma anche perché rientra in quel gran calderone dove convoglia tutto ciò che si può definire ecosostenibile.
Cerchiamo dunque di conoscere meglio questo materiale dalle molteplici qualità.



In molti ambiti geografici e conseguentemente culturali gli edifici in legno sono diffusissimi e costruttivamente articolati; gli esempi sono infiniti, le case norvegesi, le case italiane di S. Francisco, la casa giapponese, i palazzi reali cinesi ecc. Nell’immaginario collettivo degli italiani invece la casa in legno ha da sempre coinciso con la baracca, la casa provvisoria, la casa in “stile alpino”.
In Italia l’uso del legno in edilizia, fatto salvo alcune eccezioni, è da sempre limitato e ha rivestito un ruolo complementare alla muratura di pietra; usato massimamente per la realizzazione degli elementi secondari: solai intermedi e di copertura. Maggiormente diffuso è l’uso del legno nell’area alpina, in quest’area la presenza di legno negli edifici è antica e strettamente relazionata al territorio in funzione della quota con profonde differenze architettoniche e costruttive fra una valle e l’altra.
Oggi però le case in legno suscitano un nuovo interesse, le nuove tecniche costruttive si sono dapprima affermate in modo particolare nell’area alpina accanto a quelle radicate nella tradizione; nel resto d’Italia si è assistito ad un crescente interesse per le costruzioni in legno per la realizzazione di abitazioni, di edifici per il terziario e per le grandi coperture.

Le prerogative principali della costruzione in legno sono:
- sostenibilità, perché questi edifici sono realizzati con materiale naturale e rinnovabile che minimizza l’impatto sulle matrici ambientali aria acqua e suolo;
- rapidità di esecuzione;
- ottimizzazione delle condizioni di comfort interno in rapporto al consumo energetico, reso possibile grazie alle soluzioni costruttive che prevedono l’uso di sistemi di isolamento termico e acustico;
- leggerezza del materiale ed elevata capacità portante
- possibilità di realizzare connessioni a secco che favoriscono i trasporti del materiale e il preassemblaggio dei componenti con la conseguente riduzione dei tempi di cantierizzazione.
Per queste motivazioni il mercato delle case in legno in Italia è in continua crescita; alla luce degli ultimi risultati si stima che alla fine del 2015 la quota di mercato delle case in legno sarà del 15% sul totale delle case nuove costruite.
I sistemi utilizzati oggi in Italia sono: il sistema a pannelli massicci di tavole incrociate (Xlam), il sistema a pannelli intelaiati (sistema a telaio), questi due sono i sistemi più utilizzati secondo le statistiche di mercato, con un impiego del 45% ciascuno, segue il sistema blockbau e il sistema a travi e pilastri.

Molto diffuso oggi in Italia è il sistema costruttivo Xlam. L’elemento costruttivo base, il pannello, è ottenuto sovrapponendo in maniera incrociata tre o più strati di tavole tra loro collegate con colla, chiodi di alluminio, perni lignei lisci o filettati. La correlazione con gli altri elementi avviene attraverso squadrette metalliche, viti, ganci o giunti scorporati a coda di rondine. I pannelli possono essere lasciati a vista, intonacati, rivestiti con qualsiasi materiale posto direttamente a contatto o su una griglia di supporto. Buone le capacità portanti di questi pannelli che consentono di costruire edifici di una certa altezza.


L’attuale sistema a pannelli intelaiati è una diretta derivazione del platfrorm frame di cui ha le caratteristiche genetiche. I pannelli sono realizzati con un telaio leggero fatto di segati che ingloba l’isolante ed è finito sulle due facce con lastre di compensato. A seconda delle finalità e del grado di prefabbricazione che si vuole raggiungere il pannello intelaiato può essere attrezzato con gli impianti e parzialmente o totalmente finito con serramenti e finiture interne ed esterne. Spesso questi pannelli, proprio perché sono al loro interno intelaiati e quindi hanno una precisa configurazione, sono attrezzati agli impianti, nel senso che hanno al loro interno le canalizzazioni nelle quali, una volta avvenuta la correlazione, passeranno le reti impiantistiche. I pannelli vengono poi stoccati, successivamente portati in cantiere e posti in opera.

Il nuovo blockbau si riferisce al sistema tradizionale a tronchi sovrapposti. L’innovazione è data dall’uso delle macchine a controllo numerico e dal tipo di legno usato che non è più massello, ma è ottenuto con l’incollaggio di due, o tre o più segati: esempi in tal senso sono il bi-lama e il tri-lama. Le macchine a controllo numerico consentono, poi, di fare giunti e nodi raffinati e precisi che richiedono, in fase di costruzione, solo operazioni di montaggio e di giustapposizione senza ulteriori aggiustamenti. Gli elementi sono lavorati al bordo in modo da combaciare, consentendo di erigere l’edificio con estrema facilità, senza però la flessibilità costruttiva riscontrabile nei sistemi a pannelli portanti intelaiati o a Xlam.
Il sistema costruttivo a travi e pilastri è basato sull’uso di elementi costruttivi funzionali in legno massello o lamellare che costituiscono l’ossatura portante dell’edificio. La tamponatura delle maglie dello scheletro è realizzata con differenti sistemi che possono prevedere la realizzazione in opera o l’impiego di pannelli preassemblati in officina. Il sistema permette, al contrario dei pannelli, una grande flessibilità d’uso dell’edificio, in quanto la puntualità degli elementi portanti consente la massima fruizione dello spazio e quindi la massima libertà nel posizionamento delle pareti interne in genere realizzate in cartongesso o pannelli in legno.

Molte aziende, per velocizzare ancora di più il processo di costruzione, offrono dei pacchetti chiavi in mano su case “da catalogo”, già studiate e standardizzate in cui la personalizzazione è limitata spesso alla sola scelta delle finiture. Questo ha portato a pensare che le case in legno siano un po’ tutte uguali e abbiano l’aspetto “da prefabbricato” oppure che abbiano un aspetto un po’ nordico, che mal si addice al nostro territorio italiano. In realtà si può costruire su progetto anche con il legno, esattamente come con materiali tradizionali (come vedremo quando parleremo delle nostre esperienze con il legno).

Se è la sostenibilità ambientale l’obiettivo di una nuova casa c’è sempre da considerare che la sola scelta di un materiale non basta, tutto il progetto deve essere pensato per perseguire tale finalità, disposizione degli spazi, delle aperture, impianti, coibentazione, tutto deve essere studiato per ridurre l’impatto ambientale aumentando le prestazioni energetiche e minimizzando le dispersioni e il consumo di energia.


Immagini da Google image