lunedì 12 ottobre 2015

L'architetto: i falsi miti (parte seconda)

Ed Ecco la seconda parte dei falsi miti sull'architetto (se non avete letto la prima parte, la trovate qui). 

5) "per scegliere due colori delle pareti, faccio da solo" Se avete letto la prima parte di questo post avrete ormai capito che i compiti dell'architetto vanno ben oltre le scelte finali di colori e arredi. Una volta progettata la vostra casa, in tutte le sue parti, potrete dare libero sfogo alla vostra fantasia nella scelta dei colori (sempre guidati da un esperto che vi impedirà di vivere in un arcobaleno, a meno che non sia quello che davvero desideriate).



6) "mi faccio aiutare dai commessi dell'IKEA" Spesso si va da un rivenditore di mobili (della catena svedese o da chiunque altro) senza avere le idee chiare, sperando di avere un'illuminazione divina sul momento o di essere aiutati dai commessi/arredatori del negozio. Sarebbe meglio avere già un'idea, uno schema dell'arredo, dello stile che si intende seguire, una palette cromatica di riferimento e quanto possa servire al rivenditore per aiutarvi nella scelta, per evitare di fare errori ritrovandosi poi ambienti totalmente disomogenei e mal organizzati. Discorso ancora più valido per l'arredo della cucina, che deve essere pensato prima dell'inizio dei lavori (per una questione impiantistica) e ben calibrato sulle esigenze di chi la utilizzerà e sullo spazio in cui andrà inserita. Il programma Ikea per la progettazione della cucina, per quanto soddisfacente, non fa miracoli!

7) "mio zio è bravo nel fai-da-te, mi aiuta e due paretine le tiriamo su da soli" Attenzione, per fare variazioni planimetriche, anche interne e non strutturali, è necessario presentare la pratica edilizia prima di iniziare i lavori e l'aggiornamento catastale dopo la fine degli stessi. Inoltre è bene controllare prima la normativa edilizia del comune per non ritrovarsi dopo con una casa ufficialmente non abitabile. Ben venga il fai-da-te ma prima chiedete sempre una consulenza ad un professionista.


8) "mia cognata ha buon gusto, mi faccio consigliare da lei" La cognata o qualsiasi conoscente appassionato di arredamento sarà felice di abbellire la vostra casa con un vaso o un quadro che vi porterà in regalo la prima volta che lo inviterete nella vostra nuova casa. Per il progetto e i lavori però è inutile chiedere consigli a chiunque, otterrete solo una miriade di opinioni diverse e tanta confusione. Per questo vi consiglio di scegliere un professionista al quale dare fiducia e non sentite altre campane, destabiliscono voi e sminuiscono il lavoro complessivo del vostro tecnico.


9) "ma sì tu che sei architetto lo sai" ovvero l'architetto tuttologo Mi capita spesso di venir interpellata da clienti, amici e parenti su tantissimi argomenti diversi (giardinaggio, scelte impiantistiche, detrazione fiscale, iva agevolata, rogito, allarmi, abbigliamento...) perchè nell'immaginario collettivo l'architetto sa tutto (ma poi non viene pagato per niente). La nostra professione è fatta di un continuo aggiornamento sulle novità estetiche e tecnologiche, sui nuovi materiali e prodotti, sulla normativa e la burocrazia in continuo mutamento. Ma devo ammetterlo, ancora non sono tuttologa!


Avete altri dubbi? Scriveteci le vostre domande nei commenti o via mail a info@sumisura.com.

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